Partecipo con piacere al convegno del professor Carmine Coppola nell’ambito del quale si confrontano i professionisti del settore epatologico: medici, farmacisti, associazionismo. Proprio l’associazionismo aiuta spesso la Regione a programmare le migliori azioni ed a monitorare ciò che viene messo in campo.
A breve partiremo con lo screening dei pazienti affetti da epatite C. Si tratta di un lavoro voluto dal ministero che ha sviluppato con i professionisti un percorso assistenziale. Saranno coinvolte la medicina generale e le farmacie di comunità affinché venga portato alla luce il sommerso ed i pazienti non tracciati che verranno poi indirizzati verso i centri di eccellenza campani.
Sicuramente il confronto è utile e ci fa capire anche quali sono le criticità all’interno dei percorsi assistenziali. Alla luce di queste due giornate di incontro ne usciremo più arricchiti per dare ancor più risposte ai pazienti campani.