Qui a Gragnano si affronta anche un tema che mi sta molto a cuore: lo screening dell’epatite C. Presso l’Istituto Superiore di Sanità lavoriamo su questo da oltre cinque anni. Si tratta di uno strumento fondamentale per raggiungere l’eliminazione completa dell’epatite C come da target dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dunque a che punto siamo?
Gragnano, con il gruppo del professor Carmine Coppola, è all’avanguardia sullo screening della popolazione. I risultati degli studi condotti sono stati riportati anche in nel corso di questo convegno nazionale. Ogni “incontro” con una struttura ospedaliera è un’opportunità per effettuare il test del virus dell’epatite C. Il messaggio deve raggiungere anche altre strutture ed altri colleghi: lo screening è importante per la diagnosi. Oggi abbiamo tutti gli strumenti per lottare contro un’infezione che porta a gravi danni per la salute.
Credo che nel 2022 abbiamo raggiunto risultati ancora migliori rispetto al 2021 e mi auguro che nel 2023 tutta la Regione Campania avvii lo screening attivando centri ospedalieri, uffici di prevenzione e medici di medicina generale in una campagna attiva. Screening per la popolazione asintomatica per diagnosticare l’epatite C significa raggiungere l’obiettivo di eliminare completamente la malattia entro il 2030.