Con l’eccezione delle cardiopatie congenite o che insorgono in epoca pediatrica e adolescenziale, quando abbiamo un paziente adulto che presenta malattia sia ischemica, sia emorragica verosimilmente è un ammalato che precedentemente era già dismetabolico.
La sindrome metabolica, che è rappresentata da una serie di condizioni tra cui il sovrappeso, l’obesità viscerale, la dislipidemia, l’ipertensione arteriosa e le alterazioni del profilo glicemico, condizionano la severità e la terapia delle malattie cardiovascolari.
Oggi abbiamo la possibilità di trattare molto bene tutti questi aspetti. La messa a punto clinica, endocrinologica e metabolica, è essenziale affinché il paziente con cardiopatia possa avere il miglior esito possibile.