Viviamo un momento importante e delicato: abbiamo davanti una sfida ed un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire. L’obiettivo originario del Pnrr era quello di riparare ai danni della pandemia. Poi è arrivata la guerra in Ucraina e la crisi energetica. Ci aspetta adesso un 2023 di stagnazione e di stagflazione, ovvero un aumento dei prezzi in assenza di crescita economica. Allora l’opportunità va colta come fenomeno non di ripresa pandemica, poiché l’Italia non è andata in terapia intensiva con il covid, già lo era.
Nel ventennio 1999 – 2019, il Pil italiano è cresciuto dell’8%. Nello stesso periodo Paesi come la Germania, la Francia e la Spagna sono cresciuti rispettivamente del 30.2%, del 32.4% e del 43.6%.
L’Italia è un Paese abituato ad alzare la testa nei momenti complicati. Sono certo che anche stavolta faremo la nostra parte. Ma è indubbio che le criticità ci sono, e sono legate anche alla capacità o meno da parte della Pubblica Amministrazione di riuscire a cogliere le opportunità che si presentano. Ma se da un lato evidenziamo le criticità, dall’altro bisogna offrire soluzioni. valide
Lo spirito dev’essere quello di fare squadra per offrire le migliori competenze. L’obiettivo dei commercialisti per il territorio è fare la propria parte come presidio di legalità. Vogliamo continuare a svolgere il nostro ruolo professionale e sociale cercando di costruire ponti tra imprese, società civile ed istituzioni. Come Consiglio dell’Ordine dei Commercialisti auspichiamo l’interazione tra le varie amministrazioni coinvolte.
Abbiamo già avviato iniziative importanti per le imprese, come uno sportello ed una commissione di studio sul Pnrr ed ho chiesto ai miei colleghi presidenti della Campania di fare altri eventi itineranti nella nostra regione.